Io non la compro
Ricorderete che al momento dell’ultima chiusura ho raccontato del rapporto di affetto che mi ha legato per tanto tempo a L’Unità.
Il giornale è rientrato in edicola in questi giorni. Leggo che Renzi ha dichiarato: «Ho chiesto che l’Unità sia uno spazio di libertà, di confronto, di discussione» (l’enfasi è mia).
Dev’essere per questo volontà di pluralismo politico che nel momento in cui scrivo l’apertura del sito del giornale presenta Renzi negli inaspettati panni del deus ex machina nella crisi greca, notizia assente sui siti di tutti gli altri principali quotidiani.
Uno scoop. Toni sobri, poi, come si vede. Cose che ricordano, chissà perché, Berlusconi che si propone come mediatore sulla crisi ucraina. Poi speriamo che vada bene, per carità (soprattutto per i Greci), ma insomma: sembra un po’ roba più da megafono di partito che da luogo libero di dibattito.
Anche perché la prima pagina del giornale cartaceo di oggi, ho visto in edicola, presenta il titolo: «Riapre la scuola. Entrano gli operai», per annunciare un piano di opere pubbliche del Governo.
Anche questo devo dire che ricorda un po’ la comunicazione berlusconiana (c’erano dei famosi spot intitolati Fatto!). Peraltro qualcun altro, forse Prodi o D’Alema, aveva fatto degli altri spot con Lino Banfi sulle politiche per la famiglia che pure quelli facevano abbastanza impressione. Siamo in una buona linea di continuità, parrebbe.
E poi c’è la campagna appena lanciata, Antimafia Capitale. Raccontare la Roma buona, pulita, dei volontari, dei cittadini, delle associazioni. Cosa buonissima, anzi ottima, per carità, ma non è che siccome ci sono loro allora non è vero che c’era (c’è) a Roma un malaffare diffuso in cui erano coinvolti anche pezzi del PD. E nella mappa dell’antimafia probabilmente non sarà semplice mettere i circoli del PD, visto il rapporto steso da Fabrizio Barca sullo stato del partito a Roma (circa metà delle sezioni rientrano nella tipologia “il potere per il potere”, e sono quelle che hanno la dinamica di tesseramento di gran lunga migliore). E Mafia Capitale ha messo in crisi esattamente la retorica del volontariato “buono” contrapposto alla malasocietà “cattiva”, quindi: di cosa stiamo parlando?
Insomma: enfasi sul ruolo internazionale di Renzi, sulla scuola e su Roma Capitale. Che sarebbero esattamente in questo momento i punti di debolezza del PD: coprirli in questo modo è un’operazione di comunicazione intelligente… per un house organ o per operazioni di comunicazioni mirate tipo quelle che fa Ricci a Striscia la notizia. Almeno quelli, però, qualche rara volta fanno ridere. E il pluralismo c’entra poco.
A completare il quadro, vedo che il nuovo direttore del giornale si iscrive direttamente al derby fra i “gufi” e l’ottimismo renziano del fare
tra paure e allarmi e dall’altra parte speranza, coraggio e futuro noi spingeremo sul secondo elemento
e io francamente ne avrei abbastanza di questo modo di argomentare, e quindi qui lo dico: io questa Unità davvero non la compro.
Se ne faranno rapidamente una ragione, lo so. Già me lo vedo, Renzi: «Roberto Sedda chi?», e non essendo io Fassina, c’avrebbe pure ragione, c’avrebbe.
Del resto si sa, quelli che lanciano allarmi a vanvera hanno sempre torto.
Attendiamo un articolo dell’Unità sul Mose e su quei gufi che ne parlavano male.
Mi era sfuggito il secondo titolo del giornale di oggi, che si vede in foto: Ecomafie, aumentano i reati, ma ora c’è la legge. Per fortuna che ci ha pensato Renzi e ha fatto la legge. Ottimismo! L’Italia riparte!! Ma a legge sarebbe quella che permette l’air gun? Ooops, che fortuna che ci pensi Renzi.
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