L’anguria prima dell’anguria
Trovo un interessante articolo su Business Insider che fa vedere con molta immediatezza come dovevano essere alcune varietà di piante prima che l’uomo le addomesticasse.
L’articolo originale si basa a sua volta su alcune pubblicazioni molto interessanti, che segnalo perché sebbene in inglese le ho trovate affascinanti. Alcune sono fonti specifiche: una è sulla storia e l’iconografia della melanzana, dalla sua origine nella valle dell’Indo e nella Birmania a oggi e un’altra (con foto interessanti), riguarda le banane “preistoriche” della Papua-Nuova Guinea; altre invece sono di carattere più generale: per esempio ho scoperto EcoLibrary, nell’occasione.
In ogni caso un solo sguardo vale più di mille parole: questa che segue è l’illustrazione principale dell’articolo.
Gli elementi essenziali delle didascalie dovrebbero essere:
- l’anguria selvatica aveva probabilmente i semi disposti in spirali o comunque secondo un andamento vagamente geometrico;
- le banane selvatiche erano tozze e piene di semi molto duri; quelle attuali sono il risultato di un ibrido fra due specie, Musa acuminata e Musa balbisiana;
- le melanzane avevano forma globulare, una varietà di colori e un gambo spinoso, ora scomparso, che le connetteva alla pianta;
- le carote erano probabilmente viola o bianche e avevano un gusto piuttosto forte;
- il granturco era probabilmente, cito, «secco come una patata cruda» (che vorrà dire mai?).