Da non perdere
La Bonelli ripubblica in un’unico volume di quasi cinquecento pagine i cinque albi originali di Magico Vento dedicati alla guerra delle Black Hills.
Ed è una buona, anzi un’ottima notizia.
Per chi non avesse mai seguito la serie originale, Magico Vento un western con forti componenti fantastiche e horror. Il mix di storie western classiche con situazioni più legate ad altri autori della tradizioni americana (da Bierce a Poe, esplicitamente richiamato da uno dei comprimari, a Lovecraft) dava un gran numero di frecce all’arco della serialità, perché permetteva di spaziare e di sorprendere il lettore con atmosfere diverse, per non parlare della possibilità di contaminazioni inaspettate.
Ma il punto davvero di forza della serie, secondo me e molti altri lettori, era la grande attenzione riservata ai popoli nativi, non solo descritti sempre con grande rigore antropologico (in fondo, anche solo nel fumetto bonelliano c’era già stato Ken Parker ad avere questa caratteristica), ma anche avendo grande cura nel riflettere il loro punto di vista sugli eventi dell’Ottocento americano, e questo è già meno comune. Le storie naturalmente sono sempre avventurose e il mix di ricostruzione storica, belle descrizioni psicologiche e trame avvincenti trovava il suo punto più alto proprio nei cinque albi ora ripresentati, che raccontano la partecipazione del protagonista, dalla parte dei Lakota alla guerra delle Black Hills, quella, per capirci, di Little Big Horn e del Generale Custer (e di Toro Seduto, Cavallo Pazzo eccetera).
Un’unica avvertenza: secondo il nuovo corso Bonelli il volume si trova in libreria e nelle fumetterie (costo 27 euro e li vale tutti, direi).