Piccola storia torbida
Ieri a un certo punto del pomeriggio pioveva fortissimo. Piazza del Cimitero era allagata, l’acqua scendeva a fiumi dalla salita di Bonaria e poi si scaricava all’incrocio con via Bottego, sotto casa.
C’erano le le ragazzine a casa e ci siamo messi alla finestra a guardare. Proprio sotto di noi si vedevano due turisti che si erano rifugiati sotto la tettoia del distributore di benzina, proprio lì di fronte al torrente, dove la corrente si infrangeva su quel lieve rialzo.
A un certo punto zia Bonnie ha cominciato a gridare: «Un topo! Un topo!». Aveva ragione: c’era un ratto enorme che era trascinato dalla corrente e nuotava valorosamente verso il distributore. Anche i due turisti l’hanno visto, e hanno cominciato a schizzargli contro coi piedi e le mani dell’acqua, per farlo deviare.
Ma quello niente: gli è arrivato praticamente addosso e allora i turisti hanno cominciato a fare dei balzi altissimi e frenetici, ora su un piede ora sull’altro, per cercare di evitarlo, mentre quello, più turbato di loro, gli girava in mezzo.
Abbiamo riso molto.
Poi, siccome ci siamo vergognati, abbiamo aperto la finestra e gli abbiamo fatto grandi cenni per dirgli se volevano salire e ripararsi da noi.
«No, no, it’s okay», ci hanno risposto, un po’ stravolti.