Gli eroi della Legione
Il 2 maggio ho chiuso la serie di puntate dedicate alle avventure ambientate nelle grande epopee coloniali ottocentesche parlando di fumetti, con una trasmissione quasi del tutto occupata da Qui la Legione di Wood e Garcia Duran.
So benissimo che è una serie che gronda retorica (anche) militaresca, ma è indubitabilmente un gran fumetto (un grandissimo fumetto) in cui Wood gioca benissimo la carta della coralità, strappa con facilità emozioni e tratteggia da par suo dei bei personaggi (rimango comunque convinto che il punto di forza di Qui la Legione sia nella coralità di personaggi e situazioni).
E poi diciamolo: se uno è interessato ai fumetti per due giganti come Wood e Garcia Duran deve passare per forza, e Qui la Legione è certamente uno dei loro lavori più rappresentativi (Wood tornerà varie altre volte sul tema, l’ultima col battaglione spagnolo dei legionari di Joan).
Sulla puntata in sé e sul tema della Legione non credo di avere molto altro da dire, se non che forse avrei dovuto dare più spazio al fascino tutto particolare esercitato dalla Legione, un fascino ambiguo che porta questo corpo a comparire in un numero impressionante di romanzi e situazioni avventurose, come ho detto in trasmissione, spesso però coi legionari nel ruolo degli antagonisti degli eroi di turno. Peraltro, questo costruire le dimensioni avventurose con degli ingredienti ricorrenti (la Legione come le città sepolte o i cannibali o i mari del Sud o i cacciatori bianchi) è un segnale che il genere è andato costruendo un proprio canone: non necessariamente un elemento positivo, che ci dà Corto Maltese (e infatti riprenderò il tema nella puntata a lui dedicata) ma anche Wilbur Smith.
Gli altri libri di cui ho parlato
Fra gli altri libri di cui ho parlato in coda come consigli ulteriori rispetto all’argomento principale ce ne sono due che avrebbero meritato sicuramente maggior spazio. Uno è La Legione straniera di Giancarlo Fusco, pubblicato da Sellerio. Fusco è un personaggio avventuroso già di per sé (a me piacque moltissimo Duri a Marsiglia) ma consiglio questo suo libro anche perché non ho trovato che dal punto di vista storico-giornalistico sia poi stato pubblicato sulla Legione moltissimo, in italiano, e qui mi pare si vada abbastanza sul sicuro.
L’altro libro, che davvero non credo vi poteste aspettare come consiglio in una puntata dedicata alla Legione straniera, è Terra degli uomini di Antoine de Saint-Exupéry: ma è un libro con belle pagine sul Sahara, e un gran bel libro d’avventura, oltretutto, quindi direi che ci sta.
Il terzo libro di cui ho parlato, invece, è un po’ meno consigliato, sebbene sia apparentemente molto più in tema, ed è Beau Geste (anche noto come Un dramma nel Sahara), di P.C. Wren. È interessante come testimonianza quasi-contemporanea e come elemento fondativo del mito della Legione, ma a parte questo io lo trovo un tantino datato, e quindi ho deciso di non dedicargli la puntata, come avevo pensato inizialmente, e di consigliarlo un po’ sottovoce: ma se siete amanti dei drammoni vittoriani ci troverete ciò che fa per voi.
Durante la trasmissione abbiamo trasmesso Camera con vista sul deserto di Ligabue. Leggo che alcuni la ritengono al più bella canzone del Liga (io non lo credo) ma la scelta è stata tutto sommato abbastanza casuale, per l’assonanza del titolo con il tema della puntata: il problema è che non mi era venuto in mente nient’altro.