Definizioni
Anni fa Michele Serra, allora giovane cronista in ascesa, fece ad agosto il giro delle coste italiane da Genova a Trieste su una valorosa e indistruttibile Panda 4×4. Le sue avventure, raccontate giorno per giorno sull’Unità, sono state poi raccolte in un libro per Feltrinelli, intitolato Tutti al mare.
Tra le altre cose Serra, arrivato alla Calabria, raccontò dello scempio urbanistico sulle coste – non ricordo di quale zona, ma in Calabria c’è purtroppo l’imbarazzo della scelta – e intervistò alcune persone, fra le quali un pittore che oggi si definirebbe “ambientalista”, Gennaro Serra (nessuna parentela, direi), che definì “piccolo intellettuale cattolico”.
Apriti cielo. Serra (Gennaro), si offese moltissimo, tanto che Serra (Michele) nella raccolta per Feltrinelli dovette giustificarsi nella postfazione – un po’ arrampicandosi sugli specchi.
Ho ricontrollato da poco Tutti al mare: l’ho trovato grazioso ma invecchiato, parecchio, e ho recuperato questo episodio, di cui avevo un vago ricordo. E ho pensato che a me “piccolo intellettuale cattolico”, invece, è una definizione che mi si attaglia benissimo.
Sul cattolico non mi dilungo. Invece, anche pensando a qualche polemica attuale, trovo che non ci sia niente di male a essere “piccoli”. Niente. E molto poco nell’essere intellettuali. Piccoli, mi raccomando, piccoli.
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