Un breve e bizzarro avviso terminologico
Una delle cose che mi piace moltissimo dei soci spagnoli di Banca Etica è che usano con grandissima facilità una parola che in italiano ha conosciuto una sfortuna crescente: compañero, compagno, e che evidentemente da loro ha resistito meglio alle avversità della storia.
E quindi ho deciso che se lo fanno loro lo posso fare anch’io: d’ora in poi il mio termine ufficiale per rivolgermi ad altri dentro la Banca (e credo anche altrove, quanto meno fra i Fabbricastorie) sarà compagno o compagna. Senza troppi riferimenti politici (diciamo: giusto un pochino).
Dopotutto se c’è chi risuscita il cittadino possiamo ben accelerare il flusso della storia e passare direttamente ai “compagni” (sperando magari di poter saltare i camerati).
E quindi, compagni e compagne, siete avvisati.
Bene!
Come suona compagna Bonaria?