Quella volta ai Lions…
Di tutti i vari posti in cui mi è capitato di parlare di Banca Etica nessuno probabilmente è stato così fuori dall’ordinario come un’assemblea di commercialisti aderenti ai Lions.
L’invito al convegno, svoltosi più o meno un anno fa, nacque in maniera piuttosto casuale, e se accettai fu soprattutto perché mi sono sempre dato l’impegno di andare dovunque mi chiamassero, e perché pensavo che, se il tema del convegno era lo sviluppo di criteri etici per il sistema bancario, i relatori giusti, obiettivamente quelli con la maggiore esperienza e riflessione, eravamo noi di Banca Etica e non altri (l’organizzazione stava considerando la possibilità di invitare altri istituti bancari).
Ma comunque la situazione di quella volta, retrospettivamente, era abbastanza delirante, come si può vedere dai due filmati che seguono. Basti notare che il giornalista che mi introduce coglie l’occasione per invocare criteri più restrittivi contro i lavoratori stranieri in Italia, racconta la nascita di una “banca etica del passato”, la Bank of America!!, e poi mi presenta come: «il dottor Chiumenti di Banca Prossima». Premesse fantastiche.
Una situazione un po’ strana, no? Però è l’unico caso in cui ho avuto l’occasione di rivedermi in video a distanza e esaminarmi. Risentendo la relazione mi convinco di un mio limite ricorrente: in un ambiente in cui quasi tutti, tranne forse l’organizzatore, si sono preoccupati soprattutto di piazzare la propria merce (se volete date un’occhata agli altri video del convegno su Youtube), io ho voluto fare il gentleman e mi sono attenuto al tema che mi avevano assegnato, provando a trasmettere dei contenuti. Alla fine in questo modo paradossalmente si risulta meno efficaci, ma evidentemente mi manca il killer instinct. In ogni caso l’idea che ho enunciato alla fine, che il “passo avanti” richiesto alla responsabilità sociale d’impresa è la capacità di coinvolgere dentro l’impresa i portatori d’interesse, senza limitarsi a stabilirsi da soli i propri criteri di eticità è una cosa di cui sono comunque convinto, così come il fatto che proprio questa dimensione di partecipazione è ciò che permette a Banca Etica di mantenersi… etica, appunto. Se poi volete vedere da voi cosa ho detto e fatto, qui ci sono i video.