Tutte le battaglie della storia
Sapete che mi piacciono le infografiche e le mappe: seguendo questa passione ho trovato sul sito della BBC la notizia del progetto di una società olandese che prova a geolocalizzare tutte le battaglie delle quali riesce a trovare documentazione e a riportarle su un’unica mappa. Il progetto è interessante (la mappa è passata su nelle bacheche dei miei contatti di Facebook un paio di volte negli ultimi giorni) ma quel che ho trovato interessante è la discussione che l’articolo della BBC fa del progetto, e che mi ha spinto a tradurlo: passano temi come la maggiore o minore affidabilità di Wikipedia rispetto a testi più tradizionali, il senso del racconto storico e cosa sia l’esattezza storica e la distanza dalla tecnologia moderna di alcuni accademici – in un articoletto di poche righe non mi sembra male!
La mappa che tenta di ricordare ogni battaglia mai combattuta
Una società olandese sta tentando di rappresentare su una mappa tutte le battaglie della storia utilizzando Wikipedia. Ma questo cosa ci dice davvero?
di Justin Parkinson
Sembrerebbe che l’Europa e gli Stati Unisti siano i luoghi più sanguinosi del mondo.
Ma i dati – mostrati da una mappa appena pubblicata che riporta tutti i conflitti conosciuti della storia – si affidano non a testi accademici ma all’informazione disponibile, e modificabile dal pubblico, su Wikipedia.
Il progetto di raccolta dati olandese Nodegoat utilizza un algoritmo per catalogare tutte le fonti, a partire dalle informazioni di DBPedia, che riunisce le informazioni di Wikipedia e dell’archivio Wikidata.
Secondo la mappa di Nodegoat intitolata Geografia della violenza il primo conflitto militare documentato della storia è stato la battaglia di Zhuolu, nella Cina orientale, circa nel 2500 a.C. Poi, afferma, non è nota nessuna altra battaglia databile e localizzabile per più di mille anni fino alla battaglia di Megiddo, a metà del quindicesimo secolo a.C, fra forze cananee e egiziane.
La battaglia svoltasi più a nord è l’operazione Gauntlet, che si svolse appena 600 miglia [900 km, NdRufus] a sud del Polo Nord, nelle isole norvegesi Spitzbergen durante la II Guerra Mondiale.
Ci sono degli errori evidenti causati dall’algoritmo. L’ultima battaglia sul suolo inglese, secondo la mappa, è avvenuta nel 2008. È stato quando si sono verificati disordini di piazza a Manchester in occasione della partita dei Glasgow Rangers contro lo Zenit di San Pietroburgo nelle finali di Coppa UEFA. Una parte della stampa riferì dell’evento come “la Battaglia di Piccadilly”, un titolo citato nelle note dell’articolo di Wikipedia in merito. Sembra che questo sia stato sufficiente a far scattare l’algoritmo di Nodegoat, garantendo il suo inserimento nella mappa.
Il conflitto più meridionale elencato ha un’aria ancora meno belligerante dei disordini di Manchester. L’Operazione Shua Polar è stata in realtà una esplorazione antartica organizzata dal Cile nel 1990.
Chiunque dia un’occhiata alla mappa vedrà che c’è una grossa concentrazione di battaglie registrate nella Francia settentrionale e nei Paesi Bassi.
Queste concentrazioni e quelle negli Stati Uniti sono, in parte, un riflesso della base utenti di Wikipedia e dei suoi interessi, dice Geert Kessels, co-fondatore di Lab 1100, la società dell’Aia che è dietro Nodegoat. «Ciò che la mappa mostra può avere un valore educativo», aggiunge. «Un insegnante potrebbe mostrarla agli studenti per dare loro un quadro di ciò che crediamo di sapere riguardo ai conflitti, ma la raffigurazione permetterebbe loro di chiedere agli studenti ciò che dice riguardo alla nostra intera visione della storia». Potrebbe anche incoraggiare gli utenti di Wikipedia a collaborare alla creazione di un elenco più autorevole e completo, aggiunge.
Nodegoat ha trovato 12703 battaglie alle quali poteva attribuire una data e una località. La qualità e la possibilità di dare un ordine alle informazioni raccolte può dipendere dalla struttura dell’articolo on line, dice Pim Van Bree, co-fondatore di Lab 1100, in particolare il riquadro di riassunto sulla destra.
La storica Ellen Leslie è scettica riguardo al progetto in quanto Wikipedia è una fonte inaffidabile. «Può essere emendata da chiunque. Capisco che mappare tutte le battaglie della storia è un progetto enorme, ma sicuramente sarebbe meglio contattare storici ed esperti per raccogliere tutte queste informazioni in maniera affidabile». Leslie aggiunge che la mappa, nel senso ampio di osservare la concentrazione di conflitti che evidenzia, è «interessante» ma dice che è «difficile definire» che cosa costituisca una battaglia, tanto per cominciare.
Le battaglie sulla mappa sono distinte per colore per indicare l’era nella quale sono avvenute.
Il progetto mostra «il potenziale nell’usare i dati on line», dice Matt Brosnan, uno storico dell’Imperial War Museum di Londra. Data la fonte «è quasi impossibile per una cosa come questa essere storicamente esatta e affidabile», aggiunge. «Tuttavia mostra che grandi quantità di dati possono essere plasmate in qualcosa di geograficamente e visivamente interessante che punta a rappresentare i grandi movimenti storici».
Nodegoat afferma che continueràa sviluppare il proprio algoritmo, con una versione aggiornata della mappa disponibile fra un paio di settimane. Ulteriori revisioni sono programmate ogni anno per tenere in considerazione i cambiamenti nelle informazioni disponibili.
«C’è stato un grande interesse per questo progetto nei Balcani», dice Kessel, «dove alcune delle battaglie europee mostrate sono avvenute molto di recente. La mappa continuerà a cambiare man mano che otteniamo più e migliori informazioni su ciò che è avvenuto storicamente. È triste ma in molte zone del mondo dovrà essere comunque aggiornata perché ci sono guerre in corso e nuove battaglie stanno avendo luogo».