Strategie di comunicazione finissime
Poco fa, passando per strada, ho visto un manifesto attaccato al muro, più o meno come questo (questa è la versione banner per la rete):
Guardandolo mi sono chiesto, sovrappensiero, quale fosse la il giorno del concerto: c’è l’ora, ma la data no.
Una prima ipotesi è stata quella che chi l’ha redatto, secondo lo stereotipo, avesse disegnato il manifesto sotto l’effetto dell’alcol e di derivati della canapa (anche se in coda c’era l’impagabile claim: no spaccio, no sbirri, no sfascio).
Poi in realtà mi sono reso conto che il manifesto segue una logica comunicativa finissima e mooolto identitaria, che rende la data della manifestazione ovvia, solo che ci si pensi un attimo.
E quindi il concerto è il…
25 Aprile?
Ovviamente.