Danzare verso il cielo
Care tutte, cari tutti, per gli auguri di Pasqua una bella canzone allegra, che Pasqua è una festa gioiosa e va festeggiata così, mica con le omelie o con i Gesù biondi con gli occhi azzurri ma ballando.
La canzone è nota in italiano perché inclusa nelle raccolte liturgiche di diverse chiese protestanti, ma io ve la propongo nella traduzione del canzoniere dell’AGESCI fatta curare a suo tempo dal padre Karl Huber.
Danza allor dovunque tu sarai
sono il signore della danza sai
e ti condurrò dovunque tu vorrai
e per sempre nell’anima tu danzerai.
Danzai al mattino quando tutto cominciò
nel sole e nella luna il mio spirito danzò
son sceso giù dal cielo per portar la verità
e perciò chi mi segue sempre danzerà.
Danzai un giorno per gli scribi e i farisei
ma erano incapaci e non sapevano imparar
quando ai pescatori io chiesi di danzar
subito impararono e si misero a danzar.
Di sabato volevano impedirmi d’insegnar
ad uno zoppo a vivere a sorridere a danzar
poi mi inchiodarono al legno di una croce
ma no non riuscirono a togliermi la voce.
Il cielo si oscurò quando danzai di venerdì
ma è difficile danzar così
nella tomba pensano più non danzerà
ma io son la danza che mai finirà.
Si sono vivo e continuo a danzar
a soffrire, morire e ogni dì risuscitar,
se vivrai in me, io vivrò in te
ed allora vieni e danza insieme a me!
Se mi presti il tuo corpo io danzerò in te
perché la gioia è gioire in me,
quassù nel cielo non si suda più
ma io voglio stancarmi e scendo ancora giù.
P.S. Ci sono un paio di versioni alternative degli auguri, dal più scherzoso al più posato. Buona Pasqua!