La poco convincente visione del mondo di Alicia Gimenez-Bartlett
Sono finalmente giunto in possesso dei file delle ultime puntate di Oggi parliamo di libri e ho ricominciato a caricarle sul mio canale Youtube.
Ho iniziato con la ventunesima puntata, che era dedicata ai gialli con protagonista Petra Delicado, di Alicia Gimenez-Bartlett.
Se avete ascoltato la puntata vi sarete resi conto che ho espresso delle perplessità su questa serie di gialli: in realtà mi sono reso conto che il tempo stava per scadere e perciò ho un po’ tirato via veloce. Sul blog ho un po’ più spazio e mi permetto di esprimere un giudizio più recisamente negativo che parte in realtà da quello sul quale in trasmissione sono stato più benevolo, e cioè la qualità tecnica dei gialli, nel senso che il lavoro investigativo di Petra e Fermín non ingrana, non è convincente: troppo spesso la soluzione del caso avviene per eventi al di fuori del loro controllo o per delle casualità. Naturalmente in parte questo dipende da un certo taglio realistico della narrazione e dalla volontà di descrivere il lavoro da poliziotto come realmente è, con i suoi tempi morti e i suoi andirivieni senza scopo; d’altra parte però la dimensione arzigogolata dei casi – manca solo un delitto della camera chiusa – contrasta con tutto questo verismo: meglio allora Philo Vance.
Quello che però mi disturba, in realtà (dopo la puntata sono andato ulteriormente avanti nella lettura della serie) è una obiezione politica che esprimerei così: sono gialli scritti per femministe quarantenni radical chic (è probabile che mi stia bruciando un sacco di amicizie con questo articolo…). Come ho detto in trasmissione di fronte a una lettura insistita il tono sentenzioso di Petra, la volontà di denuncia sociale, lo scoperchiare pentole appaiono superficiali e, tutto sommato, poco documentati: nonostante il dichiarato c’è molta poca partecipazione reale e molta osservazione distaccata, molto borghese, delle miserie della plebe, laggiù.
In realtà quello che mi disturba di più, però, è la necessità che ha Petra di intrecciare una nuova relazione quasi a ogni puntata, una caratteristica tipica del giallo al femminile scritto per signore. Ma questo è esattamente quello che volevo dire nella puntata successiva e anche qui mi riservo il discorso a quando la pubblicherò.
In trasmissione abbiamo usato Malo di Bebe come pausa musicale; ve la propongo in una versione live diversa.
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