Stretti crinali
Ho scritto oggi per varie questioni ai coordinatori dei gruppi dei soci di Banca Etica del centro Italia e nella mail ho incluso una poesia, che in realtà ho già postato a suo tempo qui sul blog
I GIACIGLI PER LA NOTTE
Ho sentito dire che a New York
all’angolo della 26° strada e di Broadway
nei mesi invernali ogni sera c’è un uomo
e ai senzatetto che si radunano
pregando i passanti procura un giaciglio per la notte.Con questo il mondo non cambia,
le relazioni fra gli uomini non migliorano,
l’epoca dello sfruttamento non è per questo vicina alla fine.
Ma a qualcuno non manca un giaciglio per la notte,
il vento viene tenuto lontano da loro per una notte,
la neve destinata a loro cade sopra la strada.Non deporre il libro tu che leggi, uomo.
A qualcuno non manca un giaciglio per la notte,
il vento viene tenuto lontano da loro per una notte,
la neve destinata a loro cade sopra la strada.
Ma con questo il mondo non cambia,
le relazione fra gli uomini per questo non migliorano,
l’epoca dello sfruttamento non è per questo più vicina alla fine.
Chi segue il blog sa che mi piace molto Brecht, quindi la scelta della poesia non avrebbe bisogno di giustificazione. Nella mail ai compagni della Banca ho scritto che mi fa pensare a crinali molto stretti lungo i quali tutti ci muoviamo, fuori e dentro la Banca.
In realtà avrei dovuto essere più preciso: il problema non è scegliere fra il cambiamento del mondo e la salvezza del mio prossimo immediato.
Il problema è tenere le due cose insieme. È questo che è difficile.