Natale in casa Cupiello (e auguri)
Dopo il Volpone di Ben Jonson ho dedicato diverse puntate di Oggi parliamo di libri alla figura straordinaria di William Shakespeare. In reraltà non ho ancora finito: dopo la pausa natalizia chiuderò il ciclo con Molto rumore per nulla.
Nel frattempo, però, e anche come occasione per fare a tutti gli auguri di Natale qui sul blog, cosa che sinora non ho fatto un po’ perché impegnato a godermi la famiglia e un po’ perché impegnato a… non godermi un’influenza post-natalizia, nel frattempo, dicevo, pubblico qui la puntata di metà dicembre dedicata a Natale in casa Cupiello.
Natale in casa Cupiello – Eduardo de Filippo
Nella trasmissione per una volta sono riuscito a dire tutto quello che volevo dire e credo di avere anche dato un’immagine sufficientemente esatta della commedia, quindi non mi dilungo nel commento se non per dire che ho visto che Repubblica propone il DVD nelle edicole – in un meraviglioso allestimento proposto per la RAI di altri tempi – e invitare all’acquisto: forse pensate di averla già vista mille volte ma la commedia è ricchissima di sfumature e quindi merita di essere gustata e rigustata più volte con occhio sempre diverso.
Come avrete sentito, alla fine della puntata mi sono chiesto se Natale in casa Cupiello sia una commedia adatta a essere vista a Natale, perché non è banalmente consolatoria e ha un fondo tragico che contrasta con una certa visione più facile e certamente più diffusa del Natale. Allo stesso modo mi chiedo se non faccia brutta impressione usare Natale in casa Cupiello per fare gli auguri qui sul blog (oltretutto in ritardo).
Che dire? Certo le disgrazie che quel fatale giorno di Natale travolgono Luca Cupiello non possono essere augurate a nessuno e non è questo, ovviamente, il mio intento. Ma la commedia ha una robusta dose di fiducia nella vita e nel futuro, nella capacità di ripartire e finanche di sciogliere i nodi irrisolti delle relazioni familiari – che sono tanti, come tutti sappiamo – e tutto questo è certamente augurabile.
Come ho detto in trasmissione, vi auguro festività e un 2016 del tutto sereni e gioiosi, Ma se non fosse possibile – nella nostra condizione umana spesso non lo è – che possiate deporre nella culla le vostre pene per essere consolati dal Dio che si è fatto uomo per ciascuno di noi.
Come dice il salmista:
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.