AntropologiaCoordinateIl pensieroStrange days

Gli Irochesi e Casapound

Nella contemporaneità strani nomadismi si incrociano

Le bacheche di molti miei contatti di Facebook sono piene di considerazioni sulla piccola aggressione messa in scena da un paio di esponenti di Casapound  di Roma allo stand della casa editrice Shockdom (quella che pubblica anche Eriadan) durante la recente fiera del fumetto Romics.

Qvando c'era LVINon ho granché da osservare sull’episodio in sé, del quale Repubblica ha una sintesi più che sufficiente; piuttosto riflettevo, mentre bacheca dopo bacheca si accendeva di commenti, molti fumettisti pubblicavano vignette e sfottò e i gruppi di discussione deprecavano unanimemente l’accaduto e solidarizzavano con la Shockdom, su come ci fosse un popolo, meglio forse una tribù, che si riconosceva come entità e esprimeva la sua voce: gli amanti dei fumetti e i loro alleati, i giocatori di ruolo, i videogamer e tanti altri – forse più addirittura che una tribù, una specie di federazione come le Cinque Nazioni degli Irochesi: la Lega dei Nerd o la Federazione dei Geek dei Grandi Laghi.

Non c’è alcun motivo perché questa grande tribù sia politicizzata: i suoi componenti, teoricamente, si riconoscono fra loro per motivi che in sé non sono politici. Eppure in questo caso sono scesi sul sentiero di guerra contro i Piedi Neri (o forse meglio le Faccette Nere) perché questi hanno invaso i loro territori di caccia.

A Panda Piace PoundMi sembra un bell’esempio della contemporaneità, riflettevo: tribù nomadi che attraversano i territori culturali inesplorati (o non sempre mappati) delle narrazioni popolari, delle credenze diffuse, delle marginalità di pensiero. Ognuna coi suoi bagagli, le sue leggende, le sue interpretazioni della realtà.

Tribù che poi si incontrano, talvolta si contaminano, ogni tanto si scontrano.

Come se un giorno Senonoraquando si trovasse in una faida con le Directioners, diciamo, o gli indipendentisti sardi proponessero il boicottaggio della Nutella e il World Nutella Day per ritorsione invocasse l’arruolamento dei propri sostenitori nelle Brigate Unioniste Italiane.

Vi sembrano esempio campati per aria? A me non sembra, anzi mi spingerei a dire che oggi chi volesse vincere (vincere qualunque cosa, dal fare la rivoluzione al diventare molto ricco) dovrebbe porsi come problema essenziale quello di unificare le tribù (quasi tutte, magari le Faccette Nere possono restare nel Deserto di Sale). Ma l’argomento magari andrebbe approfondito meglio, e quella di oggi è solo una suggestione: unire le tribù, per vincere.

Sono stato chiaro? (spero che gli amici cinefili apprezzino la citazione)

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3 pensieri riguardo “Gli Irochesi e Casapound

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