Prossima stazione America
Credo sappiate che il tema dei viaggi in treno mi appassiona da un po’ (probabilmente da quando andai a Vienna in treno dopo la maturità, credo, ma quella è un’altra storia e sarà raccontata un’altra volta). E avevo già segnalato il lavoro del regista Duccio Chiarini e le sue interviste sui treni a lunga percorrenza negli Stati Uniti, raccontate alla radio.
Adesso vedo su Internazionale che Chiarini ha portato su video quell’esperienza con una serie che si chiama Prossima stazione America.
Trovo il racconto visuale meno affascinante di quello radiofonico, o meglio: alla radio tutto era più suggestivo e invitava a giocare di più con l’immaginazione: qui certo c’è il valore aggiunto di dare un volto a chi parla e, contemporaneamente, di poter notare ciò che scorre fuori del finestrino, ma un po’ di suggestione si perde.
Anche con questo piccolo rimpianto trovo la serie per il momento bellissima (siamo alla seconda puntata) e assolutamente meritevole di essere seguita (e Internazionale si conferma attentissima ai vari linguaggi e alla possibilità di integrare la pagina scritta con altro, rendendo il proprio sito qualcosa di diverso e complementare dal numero in edicola – non tutti ci riescono: i quotidiani, per esempio, certamente no).