CoordinateLe coseMerciOpinioniTesti

Nel frattempo, nelle Filippine

Mi sembra poco segnalata, in Italia, la “guerra alla droga” intrapresa dal Presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, guerra che comporta anche operazioni di vigilantes e, presumibilmente, l’utilizzo di squadroni della morte.

Varrebbe invece la pena di parlarne a lungo a anche di notare come certi meccanismi si ripropongano, a livello internazionale, con regolarità da un paese all’altro: come racconta  di Osorio la guerra alla droga messicana comportò, alla lunga, la recrudescenza della violenza, non la sua diminuzione, la scelta della violenza come strumento di lotta politica da parte di differenti fazioni, il combinarsi della lotta politica con le operazioni criminali e la decadenza dei diritti civili, come pure l’utilizzo della violenza contro gli strati più poveri della società come strumento di controllo sociale. A naso le conseguenze – forse le intenzioni – delle azioni di Duterte ricadono tutte nello stesso campo.

Ma per noi è difficile pensare alle Filippine come un posto dove ci si scanna per la droga, quindi mi riservo di riprendere il discorso più avanti. Nel frattempo però riporto qui sotto un articolo di Rappler, che riporta i freddi numeri. Ce n’è abbastanza, direi, per sobbalzare.

La guerra alla droga delle Filippine in numeri

di Michael Bueza, con Bea Cupin

(Quarto aggiornamento) Alla fine della terza settimana di settembre 2016, ci sono state oltre 3000 morti, sia in operazioni regolari di polizia che in omicidi da vigilante o non spiegati.

duterte-rapplerMANILA, Filippine (QUARTO AGGIORNAMENTO) – Esasperato dalla  minaccia del traffico illegale di droghe posta al suo paese, il Presidente Duterte ha dichiarato contro di essa una guerra totale fin da quando ha assunto l’incarico.

Dal primo luglio fino alla terza settimana di settembre 2016 ci sono state oltre 3000 morti legate alla “guerra alla droga” – sia in seguito a regolari operazioni di polizia che da operazioni del genere vigilante [in altri punti dell’articolo ho tradotto l’inglese vigilante come “squadroni della morte; in realtà si poteva anche dire “linciaggi”, solo che si tratta normalmente di uccisioni con armi da fuoco da parte di killer in moto o auto, NdRufus] che omicidi non risolti (comprese morti ancora sotto indagine).

Qui di seguito le cifre più recenti basate su dati forniti dalla Polizia Nazionale Filippina (PNP). Questa pagina sarà aggiornata regolarmente.

Morti

3,338 Numero totale di persone uccise dalla guerra alla droga dal 1 luglio
1,198 Persone legate al traffico uccise in operazioni di polizia, fino al 22 settembre
2,140 Vittime di uccisioni extragiudiziali o di squadroni della morte, fino al 20 settembre

Il 14 settembre il numero di sospetti uccisi in operazioni di polizia ha raggiunto 1506. Ma durante una audizione in Senato sugli omicidi extragiudiziali in quello stesso giorno, il capo della polizia Ronald dela Rosa ha affermato che dopo un controllo della Direzione per le Operazioni, la cifra era stata corretta a sole 1105 morti.

In una lettera a Rappler la PNP ha anche chiarito che le morti in omicidi del genere squadroni della morte «non possono essere tutte attribuite alla guerra alla droga a meno che non siano state sottoposte a un’apposita indagine».

“Doppia canna” and TokHang

La PNP chiama la sua campagna contro il traffico illegale di droga Oplan doppia canna  [forse “canne mozze” sarebbe più appropriato in italiano, anche se una traduzione meno letterale, NDRufus] (articolo più dettagliato: Avviso agli spacciatori, la PNP ha un progetto “a doppia canna”).

Nel frattempo il Progetto TokHang – una contrazione di toktokhangyo (parole Bisaya per “bussare” e “richiesta”, rispettivamente) – fa riferimento a una strategia nazionale della polizia di andare casa per casa nei propri distretti e convincere spacciatori e tossicodipendenti già noti a arrendersi e cambiare il proprio modo di fare.

I dati qui sotto sono aggiornati al 22 settembre.

19,667 numero di operazioni di polizia svolte
18,469 soggetti legati alla droga arrestati
1,155,658 case visitate nel Progetto TokHang
718,829 Numero totale di persone arresesi nel Progetto TokHang
– 53,311 spacciatori
– 665,518 tossicodipendenti

Omicidi extragiudiziali, morti sotto indagine

La PNP registra anche i casi di omicidi extragiudiziali, da squadroni della morte, o non spiegati. Molti di questi casi sono ancora sotto indagine della polizia.

I dati qui sotto sono aggiornati al 20 settembre.

1,971 numero di casi di omicidi non spiegati
1,660 numero di morti sotto indagine
311 numero di casi archiviati; fra questi:
– 197 risolti (sospetto arrestato)
– 114 chiariti (ma il sospetto è in fuga)

Vittime della polizia

I dati qui sotto sono aggiornati al 22 settembre.

10 agenti di polizia uccisi durante le operazioni
18 agenti di polizia feriti durante le operazioni

Articolo collegato Informazioni: Quanto è serio il problema del traffico della droga nelle Filippine? I dati

Facebook Comments

Un pensiero su “Nel frattempo, nelle Filippine

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:

Questo sito usa cookie o permette l'uso di cookie di terze parti per una vasta serie di funzionalità, senza le quali non potrebbe funzionare con altrettanta efficacia. Se prosegui nella navigazione, scorri questa pagina, clicchi sui link presenti nel sito, commenti un contenuto, condividi una pagina o un articolo, scarichi un file, visualizzi un video o utilizzi un'altra funzione presente su questo sito stai probabilmente attivando un cookie e acconsenti quindi implicitamente all'utilizzo di cookie. Per capirne di più o negare il consenso leggi la cookie policy - e le informazioni sulla osservanza della GDPR

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi