Sfigato
Sto provando il nostro nuovo gioco coi Fabbricastorie. Qualcuno dice che ne potremmo fare una versione, secondaria, che possa girare su Android (attualmente gira su una cosa strana che ancora per un paio di giorni è segreta).
Dice il Fabbricastorie 1: «Certo, è un gioco che si fa uno contro uno, può sempre tornare utile, che so, magari sei in aereo, mette il tablet al centro fra i sedili e dici all’altro passeggero se vuole fare una partita».
Fabbricastorie 2 e 3: «Giusto», «Ovvio».
Io, perplesso: «Scusate, io prendo spesso l’aereo e non mi è mai capitato di attaccare bottoni con sconosciuti chiedendogli se vogliono giocare col mio tablet».
Mi guardano con commiserazione: «È perché tu sei sfigato e viaggi sempre da solo».
Io: «Beh, veramente sì, ma comunque…».
«E poi viaggi per riunioni di Banca Etica, no? Prendi l’aereo presto, sicuramente dormi».
«Sì, certo che dormo…».
«Appunto!».
«Come, appunto?».
«Appunto».
Mi si spalanca un mondo gioioso di gente allegra che sull’aereo fa amabilmente conoscenza e conversazione, scambiandosi tablet da un bracciolo all’altro.
Ormai sto per scadere e non mi alzerò più all’alba per riunioni e incontri. Parrebbe che abbia sprecato nove anni.
Sfigato.
(Comunque il gioco, invece, non è niente niente male).