Noi siamo differenti
Ieri ho accompagnato mia madre al Teatro Massimo per le affollate Lezioni di storia organizzate da Laterza. Parlava Eva Cantararella, su Ulisse (in due parole: di rara competenza ma ideologica da morire, fai uno schema teorico e poi ci infili i fatti col martello), ma non è della conferenza che voglio parlare, né del meraviglioso Dante recitato all’inizio, un brano che alle medie avevo imparato a memoria e ora per fortuna ho dimenticato così alle conferenze posso gustarmelo, deliziosamente sorpreso.
Il fatto è che mentre si aspettava l’inizio dietro di me ho sentito il seguente monologo di una voce femminile:
«Fermo… fermo… fatto.
Ecco qui. E adesso scrivo…
… scrivo…
“Con Eva Cantarella al Massimo”
e poi scrivo…
… hashtag selfie diversi
… hashtag noisiamodifferenti…
… hashtag cultura…
… eeee invia».
Bazzico davvero postacci mal frequentati, mi dico.