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E tante grazie

La prima volta che l’ho notato è stato quando ho chiesto consigli per i brani jazz  da ascoltare. Come ricorderete, avevo chiesto suggerimenti di brani jazz importanti, imprescindibili, da ascoltare e sperimentare e portarmi in giro. Fra i tanti consigli ricevuti c’era anche una risposta che diceva, più o meno:

Non devi fare così. Devi ascoltare tanto jazz e poi, man mano, ti farai il tuo gusto.

Che è una risposta un po’, come dire, tante grazie. Benintenzionata, per carità, però non è quello che ho chiesto, no? E poi è diverso se tu mi dici, guarda, questi sono i brani imprescindibili per me, poi certo, magari qualcuno a te piacerà più di altri. Invece no: devi fare così e cosà. In realtà questa era ancora una risposta gentile, o interessata, o almeno genericamente utile: un buon consiglio, tutto sommato, solo non pertinente; io ti ho chiesto pere, tu mi rispondi mele.

Però da allora ci sono stato attento, e noto su Facebook una  quantità spropositata di risposte non pertinenti.

No, non come quelle tipo e i marò? oppure e allora il PD?

Risposte fuori tema, nelle quali quello che sembra rilevante è l’ego dell’interlocutore.

Facciamo un esempio inventato, per proteggere gli innocenti.

Roberto: Ciao ragazzi, devo portare i ragazzini a vedere l’ultimo film Disney allo spettacolo delle 18 (in modo da essere poi a casa per cena dai nonni che li hanno invitati)  e vorrei andare al Cinema Popolarissimo nel Quartiere Molto Trafficato. Per quelli dei miei amici che abitano in quella zona, secondo voi a quell’ora trovo parcheggio o mi conviene andare al Cinema Sperduto del Quartiere Senzanome, all’altro estremo della città?

Luigi: Guarda, da quando ho Netflix non sento più la necessità di andare al cinema.

E tante grazie.

Mario: la Disney ormai è inguardabile, fa sempre lo stesso film.

E tante grazie (2).

Piero: Guarda, devi considerare i vari flussi di traffico e poi decidere. Al Quartiere Senzanome trovi parcheggio di sicuro, in centro è più difficile ma non impossibile.

Ecco, questo mi fa andare fuori di testa: c’è un sacco di gente che ti risponde ripetendo esattamente il ragionamento che hai fatto, come se tu la domanda l’avessi fatta a caso. Per fortuna non aggiunge anche: prova a chiedere a qualcuno su Facebook, che sarebbe l’inizio di un loop interessantissimo.

Sandra: Peccato, la settimana scorsa c’era un film di Miyazaki bellissimo.

E si, va bene, però io chiedevo un’altra cosa.

Giovanni: Vai a piedi, da casa tua sono solo sei chilometri. Ah-ah.

Ah-ah.

Luisa: Io ho Prime e mi trovo bene. 

E qui sei anche oltre il e tante grazie.

Misteri dell’era digitale.

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