I coltivatori di terrore
Vedo on line un paper pubblicato da un organismo dell’Unione Europea che si occupa di studiare e combattere la radicalizzazione che conduce all’adesione all’estremismo violento. L’articolo cerca di indagare l’identità e i metodi di lavoro di coloro che procacciano reclute per le organizzazioni terroristiche, non tanto agendo come banale agenzia di contatto ma invece selezionando i possibili soggetti, coltivandoli nel tempo e infine orientandoli alla clandestinità o all’insurrezione sul campo o agli atti terroristici.
L’articolo mi pare pieno di difetti, a partire da una certa tendenza a enunciare l’ovvio, tuttavia è comunque interessantissimo, non solo per chi ragiona sull’argomento politicamente ma forse molto di più per chi se ne interessa narrativamente.