Strumenti per la lectio del 15 marzo
La settimana scorsa ho scritto che pubblicavo materiali per la lectio al tempo del metro di distanza. Manco a farlo apposta, il giorno dopo siamo passati dal metro di distanza alla quarantena in casa. Nel frattempo vedo che c’è tutto un fiorire di iniziative on line, sicuramente molto migliori del mio contributo: ho pensato comunque di continuare a pubblicare i materiali per una lectio personale o casalinga, o magari addirittura on lin, più che altro perché spero che faccia piacere ai miei compagni di viaggio del gruppo La Pira e poi per, diciamo così, non abbandonare subito l’abitudine che mi ero preso.
Come al solito, se qualcuno non sa di che cosa stiamo parlando, prima di proseguire può vedere un articolo di qualche mese fa che contiene tutte le spiegazioni per una lectio condivisa e anche i link con le spiegazioni su come farla, in maniera più classica, personalmente.
Gli altri invece trovano direttamente il materiale utile qui sotto.
III domenica di Quaresima, anno A
Il brano
Prima di tutto, il Vangelo di riferimento (Gv 4,5-42):
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Commenti utilizzabili
Per questa domenica la Liturgia della Parola prevede la possibilità di leggere il Vangelo nella forma integrale o in una forma più breve. Alcuni dei commenti possono riferirsi all’una o all’altra forma.
- il commento più ampio è come al solito quello offerto dal sito dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano;
- un commento esegetico versetto per versetto ma più breve, sul sito Meditare la Parola;
- un commento esegetico sul sito di Note di pastorale giovanile;
- un commento esegetico di Luciano Manicardi, priore di Bose;
- un commento esegetico di Enzo Bianchi, sempre dal sito di Bose;
- sul sito dei Padri Carmelitani, un commento che si concentra su alcune chiavi di lettura: il simbolismo dell’acqua, il dialogo Gesù-Samaritana, il ruolo della donna ne Vangelo di Giovanni. CI sono anche alcune domande per la riflessione personale e alcuni materiali aggiuntivi per la preghiera;
- una lectio offerta dal sito Giovani verso Assisi;
- appunti per una lectio di padre Morfino;
- ancora sul sito di Note di pastorale giovanile, una riflessione più breve;
- ancora sul sito di Bose un commento di taglio generale ma molto interessante che collega alcune espressioni del testo con i pilasti fondanti della spiritualità occidentale e con altri testi liturgici e catechistici della Chiesa cattolica;
- un commento dal taglio simile di padre Innocenzo Gargano;
- una bella riflessione sul sito dei Comboniani che collega l’incontro con la Samaritana ad altri passi nel Vangelo di Giovanni (le nozze di Cana e l’apparizione a Maria Magdalena;
- un estratto da un libro di Angelo Casati, con alcuni utili riferimenti al testo, che si concentra sul modo di Gesù di incontrare le persone;
- un commento ampio ma dal taglio più spirituale e meno esegetico sul sito dell’Abbazia di Borzone;
- un commento di taglio spirituale di padre Guido Michelini.
Altri materiali utili
L’intero testo della liturgia della Parola si trova sul sito de LaChiesa.it.
Per iniziare
Antifona d’ingresso
“Quando manifesterò in voi la mia santità,
vi raccoglierò da tutta la terra;
vi aspergerò con acqua pura
e sarete purificati da tutte le vostre sozzure
e io vi darò uno spirito nuovo”, dice il Signore.
oppure
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete.
Invocazione prima della lectio
Colletta
Dio misericordioso, fonte di ogni bene,
tu ci hai proposto a rimedio del peccato
il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna;
guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria
e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe,
ci sollevi la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
oppure
Invocazione allo Spirito
Ti ringrazio, Signore, perché tu conosci la nostra debolezza nel pregare, la nostra fatica, la nostra facilità a confonderci, a distrarci. Ti ringrazio perché il tuo Spirito mette in noi le attitudini, le parole, i gesti, i silenzi giusti. Ci affidiamo a te e allo Spirito Santo, per intercessione di Maria sotto la cui protezione ci poniamo. E ci affidiamo pure alla preghiera della Chiesa, sapendo che noi siamo portati da quella preghiera, siamo soltanto una goccia del fiume di preghiera che scende verso il mare di Dio.
Al termine della contemplatio
Isaia 55,1.6-9
O voi tutti assetati venite all’acqua,
chi non ha denaro venga ugualmente;
comprate e mangiate senza denaro
e, senza spesa, vino e latte.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie – oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Per la conclusione dell’incontro
Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua parola che ci ha fatto comprendere meglio la volontà del Padre. Fa che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello, che la Tua Parola ci ha mostrato. Fa che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola, Tu che vivi e regni con il Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.