Biblioteche privatizzate
Non ho il tempo di tradurlo, ma mi sembra opportuno segnalare questa intervista a un bibliotecario statunitense (che segue un suo articolo pubblicato su un altro sito), che racconta la privatizzazione crescente delle librerie pubbliche americane.
Alcune meccaniche, per esempio la sprofessionalizzazione dei lavoratori delle biblioteche, sono simili a meccaniche che vediamo anche in Italia in molte cooperative (reali o di facciata), e il fenomeno si iscrive comunque nella capacità perversa del capitalismo americano di privatizzare qualunque servizio pubblico, anche i più improbabili. Rispetto a quello che ci possiamo immaginare, però, ci sono alcuni elementi di maggiore preoccupazione; per esempio, non parliamo di cooperative più o meno locali, ma della costruzione di una posizione monopolistica nazionale e centralizzata e dell’assunzione del servizio anche in termini della presa delle decisioni di indirizzo politico e strategico, di fatto sottraendo al controllo della comunità locale un importante strumento culturale.