Dizionario del cinema fantasy
Dotato di un ricchissimo apparato iconografico, stampato lussuosamente su carta patinata, è naturalmente un tipico oggetto di regalo per amanti del cinema e del fantastico (io l’ho ricevuto per Natale). Tuttavia non va sottovalutato come semplice strumento di lavoro e di consultazione: la sezione introduttiva, che dovrebbe permettere di farsi un’idea dei temi portanti del genere, è semplice e va forzatamente per accenni, ma mi pare buona, e le tre sezioni principali (protagonisti, dieci film simbolo, gli altri film) aiutano il neofita a orientarsi e il quasi esperto a scoprire magari qualcosa di nuovo. Ci sono in ogni caso una serie di cose carine: per esempio per i dieci film principali una pagina doppia riporta 24 fotogrammi simbolo per farsi un’idea ulteriore.
Naturalmente gli esperti-esperti faranno le proprie osservazioni, valuteranno in dettaglio presenze e omissioni e magari scopriranno che quì e là sono espressi pareri non condivisibili o addirittura temerari; io per il momento non ho trovato niente che mi faccia sobbalzare. Vedo che non c’è Guerre Stellari (male), che come fonte letteraria contemporanea germinale viene citato Howard e non Tolkien (benino), che fra i protagonisti non c’è Rutger Hauer (ma c’è Michelle Pfeiffer), ma insomma, tutto va bene.
Sarebbe stata interessante una sezione sugli effetti speciali, mentre ci sono solo sparsi accenni nelle schede dei film, e mi spiace sinceramente che dai credits non si riesca a capire esattamente chi materialmente ha scritto il libro (o chi ha fatto cosa).
Ricevuto in regalo a Natale 2010 e subito recensito su Anobii.