Giorno di festa
Oggi è giorno di festa, perché ho finalmente ritrovato la poesia di Nazim Hikmet citata nelle Fate ignoranti di Ozpetek.
Hikmet è pochi gradini sotto Brecht nella graduatoria dei miei poeti preferiti. Ora che ci penso: un altro poeta comunista della mia adolescenza (e no, mia mamma non mi leggeva le sue poesie, ma un suo libro a casa c’era e io me lo sono scovato da solo intorno alla terza media).
Per festeggiare il ritrovamento condivido la poesia con voi: è molto bella.
Notte d’autunno (Nazim Hikmet)
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
Bellissima poesia.