Negoziato di pace
Mi sono accorto di non avere mai segnalato sul blog un mio gioco che è in realtà parecchio diffuso, nel senso che ha trovato alloggio qui e là in diversi depositi sulla rete (un paio di volte anche senza l’attribuzione al mio nome, devo dire).
Si chiama Negoziato di pace ed è un gioco di comitato (del 1997, circa) che mette in scena le trattative in un paese del blocco ex-sovietico (un paese immaginario) fra diversi gruppi etnici e politici, nonché gli osservatori stranieri e i rappresentanti di un paio di superpotenze.
Non dovrei dirlo io ma è un gioco scritto con un certo brio, che dipende dalle condizioni in cui è nato. Originariamente aspiravo a un tono particolarmente corrosivo, nel senso che quando l’ho pensato per la prima volta ero soverchiato dalle notizie che arrivavano da Sarajevo e dalla combinazione di senso di impotenza e percezione di mancanza di scrupoli dei diplomatici delle varie nazioni esterne coinvolte. Tempo dopo – l’assedio doveva essere già finito – lessi Sarajevo Tango di Hermann, distillai un po’ il malumore (come direbbe Guccini, se son di umore nero allora scrivo, frugando dentro alle nostre miserie) e ne uscì fuori Negoziato di pace.
L’unica altra nota di scrittura è legata ai Cik e Ciuk, che vengono dritti dritti dalla commedia di Brecht Teste tonde e teste a punta, che peraltro conosco solo indirettamente: ne parlava Nando Dalla Chiesa in un suo libro che avevo letto all’epoca e l’idea mi era rimasta.
Negoziato di pace è liberamente scaricabile (in .pdf) qui. Per anni è stato uno dei pochi giochi di comitato complessi e di argomento politico disponibili in italiano, e, grazie anche alla banca dati del GDR2, è circolato abbastanza: ricordo lo stupore quando mi scrisse un’università svizzera che lo voleva usare in un seminario con gli studenti. Oggi è forse un po’ datato, con i suoi riferimenti alla situazione post caduta del muro, ma forse invece è anche troppo attuale, non so: più volte ho pensato di scriverne versioni aggiornate (oggi Putin e Netanyahu si incontrano per parlare della Siria: a parte il fatto che non può venirne niente di buono, che si diranno? Ci si potrebbe fare un gioco?) ma in fondo non ho mai trovato il tempo: certo mi interesserebbe sentire da qualcuno di quelli che scaricano il gioco cosa ne pensano e che tipo di versione alternativa ne vorrebbero vedere.
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