Ommioddio, Hermione Granger (salti di realtà – 3)
L’altra notte, a letto, poggiato Gods and Myths of the Northern Europe, ho guardato con estema serietà mia moglie, che sfogliava il manuale della crittografia, e le ho detto: «Ma ti rendi conto che era usanza presso i vichinghi svedesi portare un’effige del dio Freyr in giro per il paese su una carrozza, per benedire la terra a simboleggiare il fatto che il dio con la sua presenza rinnovava il creato? No, dico: ti rendi conto che in Siria in epoca romana con la dea Cibele si faceva esattamente lo stesso? Capisci? E non ci sono spiegazioni sul come una dea femminile della rinascita primaverile in Siria sia potuta diventare un dio maschile della rinascita in Svezia! Non è affascinante?».
Poi, ommioddio, mi sono detto. Sembro Hermione Granger. Forse sono Hermione Granger. Anzi, lo sono senz’altro.
Perplessa constatazione riportata su it.arti.fantasy il 22 agosto del 2003.