Emma di Jane Austen
Puntata di Oggi parliamo di libri del Primo Maggio 2014
Prima di tutto cominciamo con la pausa musicale, che presenta un Franco Battiato davvero giovanissimo:
Come ho spiegato nel corso della puntata mi sembrava un commento adeguato a un libro tutto giocato sull’educazione sentimentale e sull’ingresso nell’età adulta come Emma: non ricordo ora esattamente il lasso temporale occupato dagli eventi del romanzo ma me lo sono sempre immaginato come una di quelle lunghe estati della mia adolescenza, priva di impegni di scuola e dedicata alle amicizie, al tempo libero e agli amori, un tempo che si dilatava all’infinito e che lasciava, al termine, un po’ trasformati. Oltretutto la mancanza di attività da seguire, niente scuola, la parrocchia in vacanza, offriva un sacco di tempo disponibile per ricamare infinite discussioni su Tizio e su Caio, esattamente lo stesso tipo di ozioso indagare su ciò che accade ai vicini, ai parenti e ai conoscenti che, con gli intrighi amorosi, forma tanta parte di Emma. È probabile che il libro mi piaccia tanto proprio perché mi richiama alla mente, senza che io ne sia troppo consapevole, quei tempi meravigliosi.
Per il resto non ho molto da aggiungere alla puntata, nella quale tanto per cambiare sono riuscito a dire senza troppo sforare i tempi quasi tutto quel che volevo: avrei magari desiderato dilungarmi appena di più sull’aspetto degli enigmi – piccoli misteri importantissimi – contenuti nel romanzo, e certamente non ho dedicato il giusto rilievo al gran lavoro di caratterizzazione dei comprimari che anche qui fa la Austen, ma per lo scopo delle trasmissioni, che è invitare alla lettura e non fare critica letteraria, direi che quel che si doveva dire è stato detto. Non avevo invece nella mia personale scaletta una serie di altri temi che pure sono importanti, quali ad esempio i parallelismi – o i rimandi ad incrocio – fra Orgoglio e pregiudizio e Emma, pensando che ne avrei parlato qui sul blog dopo la rilettura che avevo in corso – e ho tutt’ora – del romanzo. In realtà poi la rilettura è stata interrotta e quindi anche quei discorsi li riprenderò in altra occasione.
Un’ultima nota riguarda un altro progetto annunciato in trasmissione e non portato a termine, cioè la rilettura incrociata di Emma e di Madame Bovary. Non avendo finito Emma non ho ripreso in mano nemmeno Flaubert: anche per questo ci sarà tempo, ma il discorso più interessante riguarda il fatto che questa bizzarra idea di un possibile collegamento fra i due personaggi pensavo fosse legata al fatto che entrambi i romanzi trattano, in fondo, di una educazione sentimentale, di donne viziate e indolenti… solo dopo la trasmissione mi sono reso conto che il nome di battesimo della Bovary è anch’esso Emma, e che da qualche parte nel mio subcosciente la cosa deve essere stata decisiva nel farmi collegare i due romanzi: è possibile naturalmente che il confronto abbia ugualmente senso, però è curioso rendersi conto di che scherzi a volte faccia il cervello!
Curioso parallelismo… Non le avrei viste vicine, mai. Rileggiamoci Flaubert, davvero (dato che Emma l’ho riletto da pochissimo), e si vedrà…
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