The social (KLM) network
Mi ha molto incuriosito la campagna di pubblicità radiofonica con cui KLM lancia la possibilità di scegliersi i vicini di posto controllando i profili Facebook e LinkedIn degli altri passeggeri prenotati per il proprio volo. In realtà ho scoperto che la notizia è vecchia: ne aveva già parlato a dicembre 2011 FoxNews e di nuovo a febbraio USAToday, periodo in cui anche i media italiani hanno ripreso la notizia; evidentemente solo ora però è iniziata la fase di pubblicità sulle principali radio nazionali. Ho anche scoperto che non si tratta di una idea particolarmente innovativa: già nel 2006 c’era una compagnia che offriva un servizio simile e le linee aeree malesi permettono di scoprire quali dei propri contatti è imbarcato sullo stesso volo, per fare il viaggio assieme.
Comunque è una notizia molto cyberpunk, ed è in realtà espandibile: forse in futuro un algoritmo profilerà i passeggeri secondo le informazioni da loro disseminate per la rete e li metterà più o meno vicini o lontani a seconda di gusti e interessi in comune, oppure i viaggiatori con Klout maggiore di 80 saranno spaziati uniformemente nella cabina con attorno cerchie di passeggeri adoranti a cui spiegheranno come bisogna vivere. Può darsi: queste profezie tendono a autovalidarsi e a non avverarsi mai, e per esempio il sondaggio condotto da FoxNews rivela che il 43% dei passeggeri preferisce piuttosto non sapere niente dei propri compagni di viaggio (la sfida dell’intimità non è proprio facile da vincere) e il 22% lo vede solo come un buon modo per abbordare compagnia femminile (non è noto il parere femminile; adesso che ci penso, se la tendenza prosegue forse le compagnie aeree metteranno a disposizione interi nuovi servizi, per esempio voli riservati garantiti abbordaggio-free, come per i non fumatori, o forse si potrebbe sviluppare un servizio di appuntamenti alla cieca volanti – in senso letterale -, chissà).
Resta il fatto che KLM è una compagnia che punta modo sulla comunicazione via social network, come rivela anche un dossier di AirlineTrends, una società specializzata nello studiare le strategie commerciali più innovative delle compagnie aeronautiche. Del resto, lo dichiara anche una serie di articoli del blog della stessa KLM (sono uno, due, tre e quattro articoli) che descrivono la filosofia e la strategia della presenza della compagnia su web e social newtork. A quanto pare nel 2012, capito come funziona il tutto, puntano a realizzare il guadagno
2012 is dedicated to turning our growth and the lessons we’ve learned into business, knowing that the expectations we created are now the new standard. This year, we aim to strengthen our leading position in social media and set an example for the airline industry. We plan to further integrate social media into our business model
Non è che il campo della comunicazione delle compagnie aeree sia proprio il mio specifico, ma adesso sono curioso, anche se scettico sulla possibilità di generare guadagni diretti dai social media. Su quelli indiretti ho meno dubbi, e per esempio la campagna virale di KLM mi convince di più: la trovate qui.
KLM è anche discussa su blog sul social marketing ben più seri del mio: trovate un articolo riassuntivo qui.