Almeno fosse (salti di realtà – 4)
Arriva allo sportello della Segreteria una studentessa. Carina, molto perbene. Mi dice che di tutti i moduli che doveva portare uno se l’è dimenticato, ma ce l’ha nella pennina e se glielo posso stampare.
Metto la chiavetta nel PC, prendo il mouse, poi ho un attimo di esitazione. Siccome non so cosa ci possa essere nelle pennine di queste studentesse moderne di Scienze Politiche, le chiedo: «Non c’è problema se frugo io… posso aprire i files? Non ha niente di privato qui dentro?».
Poi, per non essere troppo serioso, aggiungo: «Che so, i piani di distruzione della CIA e della Casa Bianca, magari…».
«Noooo», mi fa lei, «purtroppo no. Almeno fosse…».