Verso il Natale
Per gli auguri c’è tempo domani, ma oggi ho trovato questo brano di San Massimo di Torino, padre della Chiesa, e mi sembra adatto alla vigilia.
Dunque, fratelli, noi che siamo in attesa del Natale del Signore, ripuliamoci da ogni residuo di colpa! Colmiamo i suoi tesori di doni diversi, perché nel Giorno Santo si possano accogliere i forestieri, ristorare le vedove, vestire i poveri! Infatti che cosa succederebbe, se in una stessa casa dei servi dello stesso padrone uno vestisse orgoglioso abiti di seta, un altro fosse coperto di stracci; uno fosse rimpinzato di cibo, un altro patisse fame e freddo; quegli fosse tormentato da indigestione per le gozzoviglie del giorno prima, questi invece non riuscisse a placare la fame del giorno prima? Oppure quale sarebbe il valore della nostra preghiera? Chiediamo di essere liberati dal nemico noi che non siamo liberali verso i fratelli. Imitiamo nostro Signore! Se infatti egli vuole che i poveri siano insieme con noi partecipi della grazia celeste, perché non dovrebbero essere con noi partecipi dei beni terreni? E non siano privi di nutrimento quelli che sono fratelli nei sacramenti, se non altro per meglio difendere per mezzo loro la nostra causa davanti a Dio, così che noi li manteniamo a nostre spese ed essi rendano grazie a lui. Quanto più poi il povero benedice il Signore, tanto più gioverà a chi gli fa benedire il Signore.
(Massimo di Torino, Discorso 60,3-4)