Sono un booktuber!! (ma non ditelo al Grande Capo…)
L’altro giorno, mentre ero ad Orani e quindi lontano da casa e in condizioni di accesso al web precario, YouTube mi ha informato che LaRepubblicaDeiLettori si era scritta al mio canale.
Ah, beh. Il mio canale YouTube serve per poggiarci sopra le puntate di Oggi parliamo di libri e ha una dozzina di iscritti, principalmente amici, quindi non è che stia a seguirne le statistiche con troppa preoccupazione.
Poi mi è arrivata la mail, a breve distanza di tempo, che anche Ilaria Luna aveva iniziato a seguirmi. Orpo, due in un giorno. Ammazza, ho pensato.
Poi è arrivata Veronica Gori. Poi Sfogliando la vita. La Jessica. E anche gente con nomi preoccupanti o normalissimi come everysometimes, MrSebastiano941 Arancini Letterari, Valentina Visciotto, Martina Troiani, Adele Frisina,loreta laterza, unlibroeunacioccolata, Sofia, Kaihla X, TheMajestic7Seven, HirumaYes, elisa palmas, annica riva, Lucia Giusti, Martina Leonardi, simonetta255, Alessandro Bonelli.
In meno di ventiquattr’ore ho triplicato gli iscritti al sito. Ho pensato che qualcuno dei miei video avesse avuto un (immeritato) successo. Qualcuno si sarà passato la voce. Strano, però. Anche preoccupante: magari ho detto una castroneria (talvolta mi succede) e questi si iscrivono tutti per vedere se mi beccano sul fatto altre volte?
Ohi ohi.
Ieri notte, finalmente, ho avuto il tempo di andare a vedere chi diamine fossero tutti questi nuovi seguaci. Quasi tutte donne, molti giovanissimi, tutti proprio tutti appassionati di libri (ho messo i link ai loro canali per sdebitarmi: visitateli, è interessante).
Ho scoperto un mondo: quello dei booktuber. Cioè quelli che usano YouTube per registrare le loro recensioni di libri. Talvolta con la telecamerina del computer, talvolta con attrezzature un po’ più professionali. Un cyberspazio enorme e affollatissimo, una ecosfera a occhio pure piuttosto complicata e che si spande verso altri mondi multiformi, come quello degli scrittori in erba e quello dei praticanti delle fanfic.
Il che però non risolveva la mia curiosità: perché nessuno di tutti questi aveva parlato di me, e a parte il fatto che tutti si fossero iscritti al mio canale non trovavo nessun motivo di contatto fra loro che giustificasse che tutti nel volgere di poche ore mi fossero venuti a cercare.
Finché non ho trovato The Frahorus. Che si era iscritto al mio canale tipo un anno fa. E che pochi giorni fa ha pubblicato questo:
Cioè: sono un booktuber anch’io. Fra i dieci da seguire. Che Dio lo benedica.
Ok, dice anche che sono un giornalista. Quindi forse va preso con un po’ di buon senso. Però, dai.
Un booktuber.
Vuoi mettere?
Tre-quattro lezioni dalla vicenda
Beh, la prima cosa su cui mi è venuto da riflettere è su come cambiano le cose quando sai che qualcuno ti segue. Ho dato un’occhiata al mio canale e ho pensato: bisognerà che adesso carichi le playlist della musica che usiamo in trasmissione. Che è una cosa che ho sempre voluto fare ma che ho caricato solo per metà della prima stagione.
Che è una cosa priva di senso: il canale mi serve per poggiare le puntate in supporto al blog, perché per motivi tecnici non le posso caricare direttamente sul mio sito (sono troppo ingombranti). Ho un canale YouTube come escamotage, non perché voglia davvero essere un booktuber.
E però bastano un po’ di visite e stai lì subito a pensare come fare più bella figura. Come quando mi sono accorto che un centinaio di persone, tutto sommato, qui sul blog veniva a leggermi. Che fai presto a dire il blog lo tengo soprattutto per me, però intanto da allora tutti gli articoli hanno l’immagine di accompagnamento, sono impaginati meglio e insomma: le statistiche le guardo (ma non mi faccio condizionare – ancora) e un po’ ci tengo, non lo nego.
Seconda riflessione: leggevo proprio oggi un articolo su Wired in cui un adolescente diceva
YouTube ha cambiato il mondo, e ciò che lo rende sorprendente è che “contiene qualcosa per tutti”.
Confermo. E noi vecchiacci, schiavi della parola, che teniamo blog e crediamo che il mondo finisca con Facebook, non ce ne rendiamo conto. Il mondo non finisce con Facebook: casomai inizia aldilà, con YouTube (e, in misura minore Instagram: immagini, ferme o in movimento, non status).
Terza riflessione: grazie a The Frahorus ho triplicato gli iscritti. Ma le statistiche dei video guardati o dei minuti di visualizzazione non sono cambiati.
È un successo un po’ effimero, insomma. Ci vuole prudenza: non sempre le tempeste sul web, anche quella piccola come la mia, ha le conseguenze che ci immaginiamo.
Però adesso sono un booktuber, dai.
Grazie mille per avermi citato, caro Roberto e benvenuto nel mondo dei Booktuber. La cosa importante, in ogni caso, è la diffusione che io, lei e tutti i ragazzi di Youtube (e anche su Facebook, spesso ci sono le fanpage di ogni canale dove si condividono articoli, reportage, interviste, etc.), diffondiamo e proviamo a contagiare più persone alla passione per la lettura e a diffondere il messaggio che la cultura fa bene a noi e alla società. Grazie ancora!
Grazie a te, ancora (e diamoci del tu…)