Persi nel labirinto: “Il minotauro” di Tammuz
Ho messo oggi in linea la puntata di Oggi parliamo di libri dedicata a Il minotauro di Benjamin Tammuz. La puntata mi soddisfa abbastanza, ma prima di parlarne vi inviterei a entrare nell’atmosfera con il brano musicale che abbiamo usato come pausa
che in realtà non c’entra niente direttamente (appena appena l’idea dell’amore irraggiungibile) ma come atmosfere mi pareva proprio adatto. Ho anche l’impressione che qualcuno me l’avesse suggerito e che io non l’abbia ringraziato, e mi spiace: chiunque tu sia, sentiti ringraziato!
Sulla puntata in sé uana sola piccolissima notazione: come vedete mi sono tenuto lievemente discosto dalla contraddizione principale del libro: l’agente segreto è uno stalker scriteriato che porterà a rovina tutto ciò che tocca o un bellissimo esempio di amore appassionato? Se Tammuz evita direttamente di schierarsi penso di potermelo permettere tanto più io, però segnalo il problema.
Per il resto vale, credo, quel che ho detto in trasmissione, con una nota in più: il libro ha una sua lunghezza perfetta, quasi più da racconto lungo che da romanzo, che ne facilita senz’altro la lettura; se questa compattezza non si nota di più è per il suo andamento multiforme, i cambiamenti di punto di vista che spezzano il ritmo, rendono il romanzo avvolgente e dilatano la sensazione del tempo di lettura a dispetto del numero alla fine esiguo di pagine.