“Canti di strada”: io ci vado
Solo una breve segnalazione per ricordare l’apertura, al MAN di Nuoro, della mostra Canto di strada, per la cui presentazione rubo dalla pagina del museo:
Frutto di un dialogo ideale scaturito dalla condivisione di una concezione del cammino come motore di esperienze artistiche, la mostra, a cura di Lorenzo Giusti, presenta una serie di nuovi lavori – fotografie, wall drawings, disegni e installazioni – nati dalla comune esperienza di viaggio sulle montagne della Sardegna centrale. Hamish Fulton (Londra, 1946) è una delle figure più rappresentative dell’arte inglese degli ultimi decenni. Insieme a Richard Long è considerato il padre fondatore di un movimento internazionale di “artisti camminatori”, di cui l’austriaco Michael Höpfner (Krems, 1972) è oggi uno degli esponenti più significativi. La mostra al MAN di Nuoro mette per la prima volta a confronto il lavoro dei due artisti, individuando nel viaggio sulle montagne del Supramonte e del Gennargentu un terreno comune di confronto.
Chi segue il blog sa che il tema del camminare e delle esplorazioni, urbane o meno, mi interessa molto (trovate qui, qui e qui delle prove inconfutabili), quindi non è strano che vada a vedere la mostra. Ci vado domani, sfidando probabilmente il freddo e il gelo, perché la cerimonia di apertura della mostra prevede anche una interessante tavola rotonda a cui partecipa mio cugino Francesco Careri (chi segue il blog sa che il vostro amichevole Rufus ha molti cugini), nonché un sacco di bella gente interessante. Anche qui rubo dal sito del MAN:
In occasione dell’inaugurazione delle tre mostre, alle ore 17,30, negli Spazi Laboratorio del MAN, in via Ferracciu, Francesco Careri, ricercatore presso il Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma 3, membro del gruppo Stalker ed esperto di pratiche estetiche legate al cammino, coordinerà un incontro pubblico a cui prenderanno parte Lorenzo Giusti, direttore del MAN, Hamish Fulton, Michael Höpfner, Antonio Rovaldi, Pier Luigi Tazzi, Alessandra Menesini e Micaela Deiana.
I più attenti fra voi avranno notato che si parla di tre mostre, mentre io ne citavo una. L’arcano si spiega perché contemporaneamente vengono inaugurate anche altre due mostre, cioè Antonio Rovaldi – Mi è scesa una nuvola e Civil Servants –Ricerca artistica e problematica ambientale in Sardegna. Ce n’è di motivi per andare a Nuoro, direi.
P.S. L’ultima volta che ho incontrato Francesco all’inaugurazione di una mostra del MAN si presentava il lavoro di Worldmapper e io mi sono innamorato dell’idea delle mappe e delle rappresentazioni grafiche. Vi dirò poi di cosa mi innamorerò questa volta.