Sigarette, proiettili e censura
Conquistato da Adam Wild, giunto ormai al quinto numero uno più bello dell’altro, attendo con ansia la nuova miniserie di Gianfranco Manfredi, Coney Island, ambientata all’epoca del Proibizionismo.
Ieri Manfredi ha pubblicato in anteprima la (bella) copertina del primo numero. È questa
e poi, come sovrappensiero, ha aggiunto: «Suppongo che nella cover definitiva la sigaretta verrà eliminata per pruderie». Se si fa una ricerchina sulla rete o si controlla il sito ufficiale si trova facilmente l’immagine definitiva
e infatti la sigaretta non c’è.
L’episodio, oltre a consentire di gettare un’occhiata dentro i meccanismi di lavoro di una grande casa editrice e di comprendere l’enorme cura per i particolari che c’è in Bonelli, fa riferimento a una polemica risalente agli anni ’90, quando il Codacons denunciò che Tex incitava al fumo, facendo riferimento a questa copertina
All’epoca ci fu una levata di scudi in difesa di Tex, che è dopotutto una gloria patria. Credevo che quella battaglia fosse stata vinta, scopro adesso che la casa editrice, per amore di pace ed evitare di essere continuamente tirata in ballo, si è data la linea di fare copertine in cui non si fuma (all’interno Tex e tutti gli altri personaggi continuano allegramente a consumare tabacco).
Giustamente a questo punto un lettore si è chiesto: le sigarette no e invece la pistola si?!
Potenza dei tempi e del politicamente corretto.